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Malta deumidificante a bassissimo tenore di sali idrosolubili:

SAN
5 
MURAL
5

4 



3 CARATTERISTICHE
à

ALTA PERMEABILITA’ AL VAPORE:
à
2 μ 7,5
L
àNTI
A
ARLI
ALTA PERCENTUALE DI ARIA INGLOBATA: àCUA
1 30% di aria inglobata (prova di laboratorio) che FIMON
1,2
consente all’umidit di risalita di evaporare in tempi E DIN ZI
brevissimi, evitando il ristagno di acqua nelle mu- TMITE DI
0,63
ALEUAALA
0
rature.
MDSMR
T
ALTO TENORE POZZOLANICO:

da prove eseguite su SAN MURAL per la determina- 
A
Richiesta normativa per le malte deumidificanti
≤ 1.2%
zione del saggio di pozzolanicit, la malta risulta 
reattiva dopo soli 8 giorni. Tale requisito conferisce 
a SAN MURAL una durabilit nel tempo anche in 
à
B
SAN MURAL
0.63%
presenza di forte umidit nella muratura.
ALI
CI
ALTA RESISTENZA AL DILAVAMENTO:
PE
ÉE S
C
Malte tradizionali
5%
rispetto ad un intonaco a base calce idraulica.
LT
MA
ALTISSIMA RESISTENZA AI SOLFATI:
la normativa vigente prevede tre classi di resistenza 
àà
àèai solfati di cementi e malte; MEDIA - ALTA - ALTIS- 
SIMA 
Il contenuto in Alluminato tricalcico (C3A) di una 
PERCH DEUMIDIFICARE
Una delle tecniche di bonifica particolarmente utilizzata in questi ani è quella basata malta ad altissima resistenza ai solfati deve essere 
sull’impiego di intonaci macroporosi. Questa tecnica di intervento che consente di inferiore a 3.5%, SAN MURAL contiene solamente 
1.3% di C3A classificandosi, quindi, come una malta 
alleviare il carico di umidit, consiste nell’applicare un intonaco costituito da uno o più ad altissima resistenza ai solfati.
strati di malta macroporosa in grado di facilitare - proprio grazie all’elevata porosità è
- l’evaporazione dell’umidit dal muro verso l’ambiente esterno.
àè
L’applicazione dell’intonaco macroporoso, quindi, non elimina la risalita capillare di 

acqua nella muratura, ma favorisce lo smaltimento dell’umidità. 
Inoltre, la particolare struttura del nostro intonaco, caratterizzata dalla presenza di 
cavit omogeneamente disseminate nella matrice legante, consente di allentare le 
tensioni dirompenti dovute alla formazione del ghiaccio e quelle espansive dei sali 

disciolti nell’acqua di risalita.
è
à
NOZIONI BASE SUL
PROBLEMA DELLE EFFLORESCENZE

A titolo indicativo si possono elencare i seguenti 
casi, e le normali modalit di intervento:


1 - Solfato di calcio, quando l’efflorescenza  molto aderente, insolubile in acqua, senza sapore e senza effervescenza 
al trattamento con acido cloridrico. Il solfato di calcio viene di norma tolto dal lavaggio con la soluzione al 10% di acido 
cloridrico e successivo abbondante risciacquo.


2 - Solfato alcalino, (di iodio o potassio), quando l’efflorescenza  polverulenta, con aghi cristallini, ramificata, molto 
solubile in acqua e di sapore salato. I solfati alcalini, se in piccola quantit, spariscono spontaneamente col tempo; possono 
essere tolti a secco con una spazzola e lavaggio con acqua pura.


3 - Solfato di magnesio, quando l’efflorescenza ha le stesse caratteristiche di quella precedente ma con sapore amaro. Essa 
sparisce col tempo se presente in piccole quantit.


4 - Carbonato di calcio, quando l’efflorescenza  in acqua, e sviluppa forte effervescenza in presenza di acido cloridrico. Il 
carbonato di calcio si toglie mediante il lavaggio con una soluzione al 10-20% di acido cloridrico e successivo lavaggio con 
acqua pura; in alcuni casi  sufficiente una accurata spazzolatura a muratura asciutta.



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